Stare accanto ad una persona depressa è una cosa molto faticosa; veder soffrire una persona alla quale siamo legati affettivamente è lacerante, vorremmo fare qualcosa per lei, ma ci sentiamo impotenti e questa è una prova molto dura da affrontare.
Spinti dai migliori propositi e dall’amore per la persona che sta male, prendiamo iniziative che spesso si dimostrano inefficaci e che, a volte, possono contribuire, senza che noi lo vogliamo, ad aumentare la distanza con questa persona.
Quante volte, nel vedere soffrire chi amiamo, lo invitiamo a minimizzare il loro stato con frasi del tipo “Ma su che non è niente!”, “In fondo cosa ti manca’?!”, “Sei circondato da persone che ti vogliono bene”, “devi reagire, fallo per…”.
Anche se agiamo nelle migliori intenzioni, senza rendercene conto, rischiamo di fare sentire ancora più solo ed incompreso l’altro, oltre che in colpa.
Non sapendo realmente cosa sia la depressione e quali sentimenti provoca, si utilizzano le strategie sbagliate, che, piuttosto che aiutare, servono solo ad ampliare il divario che si è creato tra voi e la persona che amate.
Come aiutare una persona depressa?
È molto importante cercare di capire che cos’è la depressione, possibilmente rivolgendosi ad esperti che possano spiegarci che cos’è questo disturbo psicologico ed eventualmente darci indicazioni su come stare accanto alla persona depressa, cercando di salvaguardare anche il nostro equilibrio psichico.
Stare vicino ad una persona che ha sviluppato la depressione, infatti, è spesso molto difficile e non di rado mette a dura prova la salute psichica di chi le sta vicino.
La persona con depressione sente che il suo mondo è andato a pezzi e pensa che non riuscirà più ad uscire dal baratro nel quale è precipitato. Avverte un grande senso di vuoto, solitudine e si sente incompresa. Molte volte non riesce a svolgere quelle azioni che, per chi non ha una depressione, risultano banali, come alzarsi dal letto, lavarsi, vestirsi, mangiare, uscire di casa.
Ecco perché è fondamentale cercare di informarsi sulla depressione, per non banalizzare o sdrammatizzare una situazione che, in realtà è molto seria e non il frutto di un capriccio.
La depressione è un fatto reale ed ogni giorno pesa sempre di più con il suo carico di sensi di colpa, vergogna, inadeguatezza, autosqualifica, apatia, mancanza di forze…
Non pensare di poter essere tu a “salvare” la persona dalla depressione, potresti caricarti di un peso che, umanamente non sei in grado di sostenere, semplicemente perché sei troppo coinvolto affettivamente e perché, in questi casi è fondamentale che sia un professionista a farsi carico della situazione.
Smettila di incolparti: potrebbero esserci momenti in cui la persona a te cara va incontro a peggioramenti. Oltre a cercare di non incolpare la persona, cerca di non ritenerti responsabile per l’andamento del decorso, che di per sè potrebbe andare incontro ad alti e bassi.
Nello stare vicino alla persona a te cara, mostra la tua disponibilità ad ascoltarla senza dirgli “ti capisco” oppure “succede anche a me”, perché senza volerlo rischieresti di sminuire il suo vissuto; se non si è vissuta in prima persona, la depressione, effettivamente non si può capire, ma di estrema importanza è il fatto che tu dia, se te la senti, la tua disponibilità a starle accanto.
È molto importante, poi, non illudere l’altro che la situazione si risolverà quanto prima e che tutto andrà per il meglio, perché potrebbe sentirsi incompreso e, senza che tu lo voglia, preso in giro.
C’è momento e momento, è importante cogliere l’attimo più adeguato, quando il tuo caro sembra più aperto alla comunicazione, per parlargli, meglio scegliere un momento ed un luogo in cui nessuno possa disturbarvi. Nessuna forzatura, il momento migliore, arriverà.
Cosa sarebbe meglio non fare
Come già detto, è fondamentale cercare di non banalizzare la situazione, con molta probabilità la persona è già provata da forti sensi di colpa per il suo stato che, a tratti potrebbe vivere anche come una “punizione” e che non di rado risvegliano in lei un senso di vergogna.
Un aspetto molto importante riguarda la volontà, se la persona non riesce ad uscire dallo stato depressivo, non è per mancanza di volontà o perché non si impegna abbastanza, è importante quindi evitare di trattare con lei questioni che facciano leva sulla mancanza di collaborazione o di impegno/volontà da parte sua.
Cosa sarebbe meglio non dire
Devi reagire
Esci e svagati
Quante persone soffrono più di te
Cosa ti manca, hai tutto
Smettila di piangerti addosso
Non ci pensare
Sei una persona adulta
Anch’io a volte mi sento giù
Fai come me…
Dedicati al lavoro e vedrai che ti passa
Per concludere
Riconoscere e legittimare l’esistenza di un malessere invisibile ed interiore è il punto di partenza perché la persona possa sentirsi compresa ed ascoltata, senza essere giudicata e possa anche arrivare a formulare una richiesta di aiuto ad uno specialista.
Photo:Hernán Piñera